Cosa è Veramente Successo a Skype


skype_logoSkype sta lentamente tornando alla normalità e i disservizi stanno sparendo, in questo momento ci sono 16 milioni gli utenti collegati (in lenta risalita), quando normalmente gli utenti collegati superano agevolmente la cifra dei 21-22 milioni.

Una parte del web , dunque, è ancora tagliata fuori dalle comunicazioni VoIP attraverso il servizio offerto da Skype.
Su Twitter le segnalazioni si sono moltiplicate con il passare delle ore, ed ancora adesso c’è qualcuno che lamenta dei disservizi.

Il sito ufficiale, fornisce una spiegazione approfondita delle problematiche che si sono verificate, sarebbe stato causato da degli aggiornamenti che avrebbero portato offline alcuni “supernodi”, elementi fondamentali nella speciale rete di comunicazione su cui funziona il sistema Skype.
L’assenza dei supernodi quindi ha impedito di comunicare ad alcuni milioni di utenti in tutto il mondo.

Il team sta ora lavorando per mettere in piedi un “mega-supernodo” che smaltisca quanto prima il traffico e consenta alla rete di tornare alla piena efficienza, come si evince anche dai messaggi che compaiono su Twitter:

twitter skype

Bisogna anche considerare che Skype non è un sistema di instant messaging tipico ed è lontano concettualmente da una linea telefonica tradizionale.
Il suo funzionamento si basa su un numero elevatissimo di connessioni singole sparse per tutto il globo che hanno il compito di sostenere la piattaforma per farla funzionare e permettere così le comunicazioni.

Si è trattato di una caduta con pochi precedenti per Skype: il team si trova così a fare i conti con una situazione di emergenza difficilmente risolvibile completamente in poche ore ed è prevedibile che da una parte sottolinea l’importanza del servizio e dall’altra ne rimarca al tempo stesso la latente fragilità; tutto questo succede peraltro nel momento meno opportuno perché il gruppo ambisce a sbarcare a Wall Street e ad una integrazione con Facebook, due passi fondamentali che necessitano però di una maggior solidità strutturale che i “supernodi” hanno in queste ore dimostrato di non poter garantire completamente.


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