Nel mare Adriatico il blob pericoloso per la salute umana


Navigando ho trovato il video che vedete sotto, sicuramente non è molto “in linea” con il tema del blog, ma riguarda la zona in cui abito.

Si tratta di un blob, la cui composizione è materia organica ed inorganica. Come si vede bene dal video si tratta in sostanza di uno strano “muco” di colore marroncino, e si preoccupano della sua presenza divesi studiosi di biologia marina, tanto da parlarne anche il National Geographic (il video è il loro).

Viene riportato come, a seguito di studi condotti dall’Università Politecnica delle Marche, questo ” muco” si stia rivelando pericoloso per la salute umana. Infatti, questa sorta di mucillagine è anche chiamata neve di mare, poiché composta da minuscole particelle organiche e inorganiche in cui vi si possono trovare sia piccoli gamberetti sia batteri e virus, tra cui bolle contenenti l’E.Coli che potrebbero contaminare la sabbia del bagnasciuga qualora si verificasse un contatto.

Il fenomeno è conosciuto già dal 1700 ma solo oggi sta mostrando un lato pericoloso. Innanzitutto il blob non si presenta più solo nei mesi estivi ma anche in quelli invernali a causa dell’innalzamento della temperatura delle acque dell’Adriatico. Secondo Farooq Azam, microbiologo marino presso la Scripps Institution of Oceanography dell’Università della California, il fenomeno avviene con molta più facilità nel Mare Adriatico perché è un mare poco profondo, è come una grande vasca da bagno, un laboratorio naturale ideale per studiare questi fenomeni.

Gli studi sulla mucillagine sono stati condotti sotto la guida di Roberto Danavaro con la Umani e Antonio Pusceddu e Danovaro ha spiegato:

Abbiamo notato che vi potrebbe essere da parte del blob, un potenziale rilascio di agenti patogeni che si potrebbero rivelare dannosi per la salute umana. Le persone che vengono a contatto con le mucillagini possono sviluppare malattie della pelle come dermatiti.

Il blob si sta rivelando pericoloso anche per il già delicato ecosistema marino dell’Adriatico in quanto molti pesci potrebbero ammalarsi venendo a contatto con le sostanze in esso contenute oppure potrebbero restare intrappolati nelle masse nocive e morire soffocati.

Tra l’altro il blob ha la tendenza a scendere verso il basso e stendendosi come una coperta sul fondo marino ne soffoca la vita. Questo genere di mucillagini iniziano a costituire una preoccupazione non solo nel Mediterraneo e recenti studi timidamente mostrano che il blob potrebbe rapidamente espandersi anche negli oceani, forse a causa dell’aumento delle temperature.

Ha detto Roberto Danovaro: Ecco cosa potrebbe accadere se non facciamo qualcosa per fermare il riscaldamento climatico. Ci saranno conseguenze se si continua a negare l’evidenza scientifica. Al di là di temperature calde, non è ancora chiaro cosa sia spingere spinge la formazione del blob.

Ha, infine, concluso Azam: per esempio, nessuno sa perché la materia morta marina non si decompone nelle macchie. E’ importante scoprire il motivo che sta guidando l’ascesa del blob per il bene di tutto il resto degli oceani del mondo.


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