Negli Stati Uniti si Vogliono Togliere i Lucchetti ad Internet


fcc-logo1Negli Stati Uniti, il Capo della Commissione federale per le comunicazioni (F.C.C.) Julius Genachowski, propone una rete Internet senza limiti, vincoli e restrizioni.

Si parla di banda illimitata (in relazione alla banda massima passabile), niente restrizioni per reti P2P e VoIP, Internet libero in poche parole.

Questo regolamento però ha alzato un velo di malcontento tra i gestori delle compagnie dei servizi Internet in quanto oltre alle quattro regole sulla “net neutrality” se ne aggiungono altre due, più permissive, che danno maggiore liberà agli utenti ma sempre nei limiti della legalità, cioè:

  • trasparenza sull’amministrazione del flusso di rete
  • non bloccare in nessun modo il traffico di rete e non penalizzare alcune applicazione a favore di altre

Ma AT&T, la più grande compagnia di telecomunicazioni americana, non ci sta e critica pesantemente questa proposta:

“il servizio wireless non ha bisogno di regolamentazione in quanto si tratta di un mercato molto competitivo. Le reti wireless si trovano ad affrontare incredibili ceppi di larghezza di banda e richiede continui investimenti privati a livelli molto elevati, e una gestione della rete pro-active.”

Un’altra compagnia, la Verizon, dice di rispettare i principi esistenti ma di non gradire le nuove normative:

“crediamo che quando il F.C.C. revisionerà i registri e guarderà i reali fatti, si convincerà che non c’è nessun problema che giustifichi il rischio di imporre una nuova serie di normative che limitino le scelte dei consumatori e di incidere sui fornitori di contenuti, sviluppatori di applicazioni, costruttori e produttori di dispositivi di rete.”


Ma Genachowski non ci sta e ritiene internet come una “eccezionale piattaforma per l’innovazione, le opportunità, la creazione di nuovi lavori e gli investimenti. Tutt’oggi non sapremmo vederci senza Internet, bisogna preservare e mantenere aperto il Web. E’ vitale che la grande Rete continui a essere il motore dell’innovazione, della crescita economica, della competizione e della democrazia”, si legge sul blog di tecnologia del New York Times.

Magari potremmo prendere esempio anche noi italiani e cercare di togliere questi brutti lucchetti, riammodernare la linea e avere una linea degna del costo che si paga mensilmente. Che di certo non è basso.


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