Siamo attrezzati per difenderci da un asteroide in rotta di collisione? Lo saremo di certo: la seconda volta che accade


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Vorrei segnalarvi una notizia che ho trovato sul blog di Paolo Attivissimo e riporto qua.

Oggi alle 13.44 Universal Time (14:44 ora italiana) un asteroide di una trentina di metri di diametro passerà a una distanza di circa 64.000 chilometri dalla Terra, ossia a meno del doppio della distanza che ci separa dai satelliti televisivi e ben all’interno dell’orbita della Luna, secondo quanto riferisce Sky and Telescope.
Di quest’oggetto non si sapeva nulla fino a due giorni fa, quando è stato individuato e segnalato dagli astronomi dell’osservatorio australiano di Siding Spring.

Chi sospetta cospirazioni omertose degli astronomi e blatera di “telescopi censurati” con riferimento al presunto pianeta Nibiru dovrebbe farsi una bella dose di realtà, perché il mondo astronomico funziona come descritto sopra: appena si fa una scoperta, si corre ad annunciarla, per conquistarne la paternità. Mica arrivano i Men in Black e dicono “Sa, quel pianeta che lei ha scoperto…”.

Non c’è alcun pericolo di sorta; anzi, l’evento è atteso con interesse dagli astronomi dilettanti, che potranno assistere al passaggio di 2009 DD45 (questo il numero assegnato all’asteroide) nelle zone del mondo nelle quali sarà notte e il cielo sarà limpido. Le effemeridi possono essere calcolate qui; altre info sono qui. Ma lo scarsissimo preavviso fa riflettere: se fosse stato in rotta di collisione, sarebbero bastati due giorni per confermare la traiettoria d’impatto, decidere cosa fare, e farlo?

Un asteroide del genere non potrebbe fare grossi danni: si disintegrerebbe nell’atmosfera (divertitevi a calcolarne gli effetti in base a velocità, angolo e materiale qui), ma occasioni come q questa vanno colte per riflettere. Inutile andar fuori a comperare l’ombrello quando sta già piovendo.

Vale la pena di segnalare, in argomento, anche quest’immagine del 1972, che è l’Astronomy Picture of the Day: un asteroide grosso quanto un camion, quindi paragonabile a quello che passerà oggi, penetra nell’atmosfera e crea una palla di fuoco visibile a occhio nudo di giorno.

Fonte: [Paolo Attivissimo]


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