Quando l’ Open-Source incontra i protocolli chiusi (il ritorno)


OpensourceTempo fa scrissi un articolo molto importante, che si occupa di spiegare agli utenti il “perché” sia così difficile realizzare applicazioni che sfruttino protocolli chiusi.

Pochi giorni fa il problema è tornato in auge: Microsoft ha deciso di spegnere tutti i server di videoconferenza Windows Live Messenger per passare al nuovo sistema di comunicazione “SIP”.

A rimetterci in tutto ciò sono i client open-source per questo protocollo, primo tra tutti aMSN (che nelle versioni precedenti aveva implementato un ottimo supporto audio/video) che nell’ultima versione 0.98.3 ha disabilitato il suppporto Audio/Video.

In seconda battuta ci rimettono tutti i client che, attualmente, si basano sulla libreria papyon (eMeSeNe2 , aMSN2, Telepathy e di conseguenza Empathy e via dicendo).
A quanto pare l’unico modo per fare delle buone chiamate audio/video è quello di utilizzare servizi di terze parti come Skype (disponibile anche per Linux), TinyChat o altro.

Google invece ancora latita e non ha ancora rilasciato un plugin di Videoconferenza per Linux che sia appoggi a Gmail e quindi Google Talk.
D’altro canto Empathy sembra stia migliorando molto lentamente il supporto per questo protocollo.

Tirando le somme ancora una volta Linux rimane indietro sul punto di vista delle comunicazioni (nonostante abbia fatto passi avanti nel campo del microblogging e integrazioni varie).


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